martedì 26 luglio 2011
Una settimana da Puffi a New York
Camminate con cautela questa settimana e prestate attenzione a dove mettete i piedi. Se girate per le strade di New York potreste incontrare qualche Puffo in fuga dal perfido Gargamella.
Gli strani ometti blu, alti due mele e poco più come cantava Cristina D'Avena nella famosa sigla del cartone animato, sono infatti stati catapultati a Central Park da un portale che li ha allontanati dal loro villaggio. Il salto li ha portati proprio a New York, in una metropoli piena di insidie e pericoli soprattutto per degli esserini così piccoli, ma siamo sicuri che grazie alla guida esperta di Grande Puffo tutto si risolverà come sempre.
In concomitanza con l'uscita nelle sale il prossimo 29 luglio del film dedicato ai nostri piccoli amici, New York si tinge di blu e dedica un'intera settimana ai Puffi con eventi, mostre e intrattenimento da non perdere.
Dal 25 al 29 luglio potrete ad esempio visitare il villaggio dei Puffi allestito a Columbus Circle dove avrete la possibilità di incontrarli e scattare qualche foto con loro. Per l'occasione anche l'Empire State Building si tingerà di blu sensibilizzando i tantissimi fan degli "Smurf", come li chiamano qui, a fare donazioni a favore dell'Unicef. Inoltre saranno organizzati dei tour per visitare i luoghi dove sono state girate le scene del film da Central Park ad altri inconfondibili location di New York.
Altri eventi saranno organizzati anche al Brooklyn Children's Museum, al New York Botanical Garden e al Museum of Comic and Cartoon Art. Nel negozio "Build-A-Bear" sulla Fifth Avenue inoltre potrete creare, personalizzare e portare a casa il vostro Puffo con gli accessori che desiderate.
Insomma, una settimana davvero puffosa, come direbbero loro!
sabato 28 maggio 2011
Cape Town, primo posto nella classifica mondiale
Cape Town si aggiudica il primo posto nella classifica Top 25 delle mete in tutto il mondo. A stabilire questo successo sono stati i viaggiatori che hanno votato la “Mother City” come destinazione migliore del mondo sul famoso sito Trip Advisor in occasione del Travellers’ Choice 2011
http://www.tripadvisor.it/TCDestinations
venerdì 22 aprile 2011
7 mosse x l'Italia - Un viaggio in vela da Genova a New York
Il sito www.7mosse.it racconterà la traversata oceanica di Giovanni Soldini e Oscar Farinetti, in partenza dal porto di Genova il 25 aprile, nata per coinvolgere tutti gli italiani nel progetto “7 mosse per l’Italia”: un documento per suggerire ai nostri politici e governanti le 7 mosse da attuare in 7 mesi per migliorare la situazione del nostro Paese. Alla traversata parteciperà anche il presidente Federturismo Winteler , insieme a un eterogeneo gruppo di velisti, chef, intellettuali, manager ed imprenditori che condividono la stessa passione per l'Italia ed hanno a cuore il suo futuro:il turismo, multidisciplinare per vocazione, rappresenta un capitolo importante per avviare un piano di rilancio del nostro paese, avendo straordinarie potenzialità di sviluppo. Nei 37 giorni di navigazione, durante le 3 tappe previste (Palma di Maiorca, Gibilterra, Madeira) si alterneranno a bordo personaggi della cultura e dello spettacolo come Alessandro Baricco, Piergiorgio Odifreddi, Giorgio Faletti, Lella Costa, Antonio Scurati, ed esponenti del mondo imprenditoriale Riccardo Illy, Daniel John Winteler, Matteo Marzotto e Guido Falck. La barca a vela portata da Giovanni Soldini approderà a New York il 2 giugno (Festa della Repubblica), quando l’equipaggio consegnerà le 7 mosse al console generale italiano.
Il viaggio e le riunioni sulle 7 mosse saranno raccontati quotidianamente in diretta sul sito www.7mosse.it con video, foto e testi inviati via satellite dai naviganti. Sul portale, intanto, è già possibile trovare l’elenco dell’equipaggio, il percorso e le prime discussioni aperte dagli italiani.
mercoledì 20 aprile 2011
Il nuovo Kia Ora pronto per l’autunno
Completamente rinnovato e con un nuovo nome, il 1° settembre riaprirà il Kia Ora di Rangiroa, che si chiamerà Kia Ora Resort & Spa. I lavori termineranno nei prossimi mesi e l’hotel si presenterà quindi alla fine dell’estate con 60 nuove camere di cui 10 overwater, 25 beach e 25 garden bungalow, 2 ristoranti, una spa, un bar overwater con un design totalmente nuovo e un diverso lay out per i bungalow overwater per una più ampia vista sulla splendida laguna di Rangiroa. Saranno rinnovati gli arredi delle camere e l’attrezzatura della palestra e gli ospiti avranno a disposizione piccole macchine elettriche per gli spostamenti all’interno del resort e Mercedes per i transfer sull’isola.
lunedì 18 aprile 2011
Un'esplosione di colori ad Herald Square
Da quando Desigual è arrivato ad Herald Square il colore con una ventata di freschezza ha portato una nuova luce nel cuore di Manhattan.

Ci sono voluti tre mesi ed un team di esperti per dipingere a mano gli oltre 450 metri quadrati di superficie utilizzando oltre 250 litri di pittura.
Il risultato adesso è davanti agli occhi di tutti. Colore, colore e ancora colore per quella che è diventata una vera opera d'arte che tutti possono ammirare quando passano di qui. Un quadro ispirato dalla filosofia del marchio che punta tutto sull'innovazione, la creatività e l'audacia. Un marchio giovane che prepotentemente si sta facendo largo in un modo dove la concorrenza è spietata ma dove solo chi osa riesce a farsi notare e ad ottenere l'attenzione del consumatore.
Nel video che proponiamo di seguito tutto il processo di realizzazione del rifacimento della facciata
sabato 16 aprile 2011
Hot Night
BUENOS AIRES
Sabbia Liquor Bar
IL CLUB: Assomiglia a una galleria del vento: lungo e stretto, costellato da divanetti bianchi e candide tende di voile. Al Sabbia Liquor Bar, barrio Recoleta, i cocktail sono serviti al piano superiore - ottima la caipiroska al passion fruit -, mentre al ristorante del piano inferiore la cucina è di ispirazione mediterranea. Nei weekend è questa una delle tappe obbligatorie verso le ore piccole dei giovani nottambuli (Ayacucho 1240).
Isabel
IL COCKTAIL BAR: Accanto a Casa Cruz, il ristorante più cool della città, il bar Isabel ne condivide la clientela. I drink variano a seconda di che ora è: si inizia con un Bamboo - dry sherry, vermouth e arancia amara -, e aperitivi a base di Campari, Cynar e champagne, per passare ai gin dopo mezzanotte. Si paga con le Isabelinas, cartamoneta che si ispira allo stile Seventies del locale (1664 Uriarte).
Cigar Bar
IL BAR DELL'HOTEL: Nel più sfarzoso degli alberghi cittadini, tra colonne di marmo, specchi, comode poltrone in pelle e interni dorati di ispirazione déco, il Cigar Bar è il paradiso dei fumatori di habanos. I camerieri, molto discreti, commentano da esperti i Cognac e gli Armagnac di accompagnamento e tirano fuori da dietro il bancone di marmo nero cioccolati speciali che si abbinano in modo perfetto al vostro tabacco (av. Alvear 1891, alvearpalace.com).
LOS ANGELES
The Tea Room
IL CLUB: Hollywood può trasformarti in una star, si sa. È successo anche al The Tea Room, ormai famoso, dove si va a sorseggiare il famoso tè "proibizionista", corretto con alcolici vari e assortiti. Atmosfera speakeasy come quella dei locali clandestini degli anni Venti, tè artigianali - uno dei partner del Tea Room possiede una piantagione in India -, cocktail ma anche drink con ingredienti salutisti-naturali. I mercoledì sera, folla vibrante di ragazze in mini e stiletto, e ragazzi in sneaker dorate e jeans skinny. Avvistate star di ieri (Paris Hilton) e di oggi (Katy Perry) (1738 N. Orange ave.).
The Varnish
IL COCKTAIL BAR: È iniziata da posti come The Varnish la rinascita di Los Angeles Downtown. È una creatura di Sasha Petraske - proprietaria di uno dei cocktail bar più snob di Manhattan, il Milk & Honey -, e i baristi competenti qui recitano la lista dei drink a memoria mentre i mixologist, al banco, dosano frutta fresca ed erbe aromatiche, liquori e sciroppi fatti in casa. Se si è in vena di conversare meglio arrivare sul presto, poi il locale si riempie molto, è sicuro (118 E. 6th st).
Station Hollywood
IL BAR DELL'HOTEL: I losangelini arrivano in treno, perché Station Hollywood, il lounge bar del W di qui, è proprio davanti alla fermata del metrò. E si trovano in un'oasi minimal con patio all'aperto, sprofondati in divani di vimini scuro. Al bancone, specializzato in cocktail classici rivisitati e drink alla frutta, chiedete un Avenue of the Stars: whisky Maker's Mark, miele, limone, lampone. E stuzzicando tartine di gamberi e chorizo giocate a riconoscere le star (6250 Hollywood blvd).
Sabbia Liquor Bar
IL CLUB: Assomiglia a una galleria del vento: lungo e stretto, costellato da divanetti bianchi e candide tende di voile. Al Sabbia Liquor Bar, barrio Recoleta, i cocktail sono serviti al piano superiore - ottima la caipiroska al passion fruit -, mentre al ristorante del piano inferiore la cucina è di ispirazione mediterranea. Nei weekend è questa una delle tappe obbligatorie verso le ore piccole dei giovani nottambuli (Ayacucho 1240).
Isabel
IL COCKTAIL BAR: Accanto a Casa Cruz, il ristorante più cool della città, il bar Isabel ne condivide la clientela. I drink variano a seconda di che ora è: si inizia con un Bamboo - dry sherry, vermouth e arancia amara -, e aperitivi a base di Campari, Cynar e champagne, per passare ai gin dopo mezzanotte. Si paga con le Isabelinas, cartamoneta che si ispira allo stile Seventies del locale (1664 Uriarte).
Cigar Bar
IL BAR DELL'HOTEL: Nel più sfarzoso degli alberghi cittadini, tra colonne di marmo, specchi, comode poltrone in pelle e interni dorati di ispirazione déco, il Cigar Bar è il paradiso dei fumatori di habanos. I camerieri, molto discreti, commentano da esperti i Cognac e gli Armagnac di accompagnamento e tirano fuori da dietro il bancone di marmo nero cioccolati speciali che si abbinano in modo perfetto al vostro tabacco (av. Alvear 1891, alvearpalace.com).
LOS ANGELES
The Tea Room
IL CLUB: Hollywood può trasformarti in una star, si sa. È successo anche al The Tea Room, ormai famoso, dove si va a sorseggiare il famoso tè "proibizionista", corretto con alcolici vari e assortiti. Atmosfera speakeasy come quella dei locali clandestini degli anni Venti, tè artigianali - uno dei partner del Tea Room possiede una piantagione in India -, cocktail ma anche drink con ingredienti salutisti-naturali. I mercoledì sera, folla vibrante di ragazze in mini e stiletto, e ragazzi in sneaker dorate e jeans skinny. Avvistate star di ieri (Paris Hilton) e di oggi (Katy Perry) (1738 N. Orange ave.).
The Varnish
IL COCKTAIL BAR: È iniziata da posti come The Varnish la rinascita di Los Angeles Downtown. È una creatura di Sasha Petraske - proprietaria di uno dei cocktail bar più snob di Manhattan, il Milk & Honey -, e i baristi competenti qui recitano la lista dei drink a memoria mentre i mixologist, al banco, dosano frutta fresca ed erbe aromatiche, liquori e sciroppi fatti in casa. Se si è in vena di conversare meglio arrivare sul presto, poi il locale si riempie molto, è sicuro (118 E. 6th st).
Station Hollywood
IL BAR DELL'HOTEL: I losangelini arrivano in treno, perché Station Hollywood, il lounge bar del W di qui, è proprio davanti alla fermata del metrò. E si trovano in un'oasi minimal con patio all'aperto, sprofondati in divani di vimini scuro. Al bancone, specializzato in cocktail classici rivisitati e drink alla frutta, chiedete un Avenue of the Stars: whisky Maker's Mark, miele, limone, lampone. E stuzzicando tartine di gamberi e chorizo giocate a riconoscere le star (6250 Hollywood blvd).
NEW YORK
Top of the Standard
IL CLUB: Dopo le 22 dovete essere in lista, ma entro le 21 avete una chance di entrare al Top of the Standard, il club al diciottesimo piano dello Standard, al momento l'hotel più esclusivo e modaiolo del Meatpacking District. Vista spettacolare assicurata, con le finestre a tutta parete sull'Hudson River e Lower Manhattan. Party-vibe (442 W. 13th st).
Mayahuel
IL COCKTAIL BAR: Durante il weekend la coda è interminabile: il messicano Mayahuel, pur avendo due piani, è il bar più frequentato dell'East Village. Non trovate solo Tequila, limone e sale, ma cocktail a base di materie prime di alta qualità, e creazioni particolari come The Smoked Palomino (mix di sherry Amontillado, Mezcal, pompelmo e lime), mentre lo chef Luis Gonzales reinterpreta i piatti della tradizione. Armarsi di molta pazienza: spesso vi faranno fare la coda anche se al bar c'è tutto il posto che volete (304 E. 6th st).
The Lobby Bar
IL BAR DELL'HOTEL: Di giorno scrittori e designer stazionano con i loro Mac ai tavolini del The Lobby Bar dell'Ace Hotel; di sera festa e dj set. Sprofondatevi nei divani di velluto in questo boutique hotel non lontano da Broadway, e provate il Lovely Day con tequila Milagro, Ribena, soda e lime. Consiglio: sabato sera cercate di arrivare un po' prima delle dieci (20W. 29th. st
venerdì 15 aprile 2011
Investimenti stranieri miliardari per il Messico
Statua della Liberta’: chiusa per crisi? Il simbolo degli Usa a rischio
La Statua della Liberta‘ rischia di chiudere. Il simbolo piu’ famoso degli Stati Uniti d’America, sogno di moltissimi migranti, anche italiani, che quando vedevano quella grande signora sapevano di essere ormai giunti nel paese dove una possibilita’ di rifarsi una vita non veniva negata a nessuno, potrebbe chiudere i battenti a causa della crisi economica. L’enorme statua, che svetta su Ellis Island, sotto la quale e’ stato creato anche il museo dell’immigrazione, e’ al centro di un acceso dibattito tra Barack Obama e l’opposizione.
Moltissimi i musei, ma anche i parchi e i monumenti nazionali che rischiano di chiudere. E la chiusura e’ decisamente imminente, dal momento che potrebbe scattare a partire da sabato mattina. Tutta colpa del bilancio statale, che potrebbe dare un colpo di mannaia al turismo negli States, chiudendo, per mancanza di fondi, alcuni dei monumenti e delle attrazioni piu’ visitate dai turisti stranieri.
Lo scontro politico e’ tra Barack Obama con il suo partito democratico e l’opposizione, i repubblicani. Motivo del contendere il budget federale. Se non dovesse passare il budget 2011 dello Stato Federale i monumenti americani potrebbero chiudere le loro saracinesche: una situazione davvero delicata che riguarda moltissime delle grandi attrattive americane, dalla Statua della Liberta’ alla prigione di Alcatraz, passando per il Grand Canyon e altri importantiparchi nazionali.
Come fare con i tanti turisti che in questi giorni affollano le principali mete americane? Dovranno rimanere fuori: se i siti non possono aprire a causa dellicenziamento di moltissimi addetti e impiegati e a causa dei fondi tagliati, niente visita ai parchi, ai musei, ai monumenti… Insomma, una grave perdita per tutti!
Moltissimi i musei, ma anche i parchi e i monumenti nazionali che rischiano di chiudere. E la chiusura e’ decisamente imminente, dal momento che potrebbe scattare a partire da sabato mattina. Tutta colpa del bilancio statale, che potrebbe dare un colpo di mannaia al turismo negli States, chiudendo, per mancanza di fondi, alcuni dei monumenti e delle attrazioni piu’ visitate dai turisti stranieri.
Lo scontro politico e’ tra Barack Obama con il suo partito democratico e l’opposizione, i repubblicani. Motivo del contendere il budget federale. Se non dovesse passare il budget 2011 dello Stato Federale i monumenti americani potrebbero chiudere le loro saracinesche: una situazione davvero delicata che riguarda moltissime delle grandi attrattive americane, dalla Statua della Liberta’ alla prigione di Alcatraz, passando per il Grand Canyon e altri importantiparchi nazionali.
Come fare con i tanti turisti che in questi giorni affollano le principali mete americane? Dovranno rimanere fuori: se i siti non possono aprire a causa dellicenziamento di moltissimi addetti e impiegati e a causa dei fondi tagliati, niente visita ai parchi, ai musei, ai monumenti… Insomma, una grave perdita per tutti!
giovedì 14 aprile 2011
New York: dati record per gli arrivi dall'Italia
Il 2010 è stato un anno record per la città di New York nel mercato italiano: gli arrivi dalla Penisola sono cresciuti del 6%, passando dai 431mila del 2009 ai 458mila del 2010, in aumento anche sul 2008 che aveva registrato numeri in forte crescita. New York mantiene anche la sua posizione di primaria destinazione negli Stati Uniti per il mercato italiano, catturando il 57% del totale dei viaggiatori inbound: "Otto italiani su 10 accedono agli Stati Uniti da New York", ha dichiarato Diarmaid B. O'Sullivan, vice president di Tourism Development di Nyc&Company. L'Italia è il terzo mercato oltreoceano per spesa a destinazione, con un totale di 837 milioni di dollari nel 2010
Emirates: taxi a Malpensa per promuovere le mete indiane
Emirates ha scelto un taxi indiano per promuovere le 10 destinazioni del Paese facenti parte del suo network. Fino a metà maggio il famoso Indian Ambassador farà mostra di sé a Malpensa, nella zona check-in, trasmettendo le più conosciute colonne sonore di Bollywood per avvicinare il pubblico in modo inusuale all'India. Emirates collega Milano Malpensa, Roma e Venezia a Dubai con 35 voli settimanali (14 da Malpensa, 14 da Roma e 7 da Venezia). Dall'hub della compagnia partono poi circa 200 voli settimanali verso le seguenti destinazioni in India: Ahmadabad, Bangalore, Mumbai, Calicut, Calcutta, Cochin, New Delhi, Hyderabad, Chennai e Trivandrum. Punti forti del vettore l'ampia offerta di intrattenimento a bordo e il limite dei bagagli per i passeggeri di economy a 30 kg, 10 kg in più dell'offerta tradizionale. Inoltre negli aeroporti di Mumbai e Dehli sono presenti lounge Emirates a disposizione per il viaggiatori di Business e FirstClass e per i soci Skywards Gold. |
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